venerdì 29 novembre 1996

Scrivimi fermo posta

anno: 1940       
regia: LUBITSCH, ERNST   
genere: commedia   
con James Stewart, M.Sullivan           
location: Ungheria
voto: 6   

A Budapest nel "negozio dietro l'angolo" (come recita il titolo originale) il proprietario cerca di suicidarsi dopo avere scoperto che la moglie lo tradisce, ma viene salvato dal fattorino. Su questo sfondo drammatico, si sviluppa la vera storia: le lettere romantiche che i due commessi, Alfred e Klara, si scrivono, fermo posta. I due ignorano, però, l'identità dei rispettivi destinatari.
Commedia rosa interpretata con grazia dai due protagonisti.

martedì 26 novembre 1996

Ritorno al futuro (Back to the future)

anno: 1985       
regia: ZEMECKIS, ROBERT  
genere: fantastico  
con Michael J.Fox, Christopher Lloyd
location: Usa
voto: 8,5

Grazie a una macchina del tempo inventata dall'amico scienziato Doc (Lloyd), il diciassettenne Marty McFly (Fox) torna per errore indietro di 30 anni, nel '55. Qui trova i suoi genitori non ancora fidanzati. Per potersi garantire il ritorno al 1985, Marty dovrà ricorrere a diversi stratagemmi per unire la coppia, dribblando i tentativi di seduzione della madre. Il finale lascia dichiaratamente aperto lo spazio ad un sequel.
Record d'incassi ai botteghini, il lavoro prodotto da Steven Spielberg, "che coniuga favola e tecnologia, post-modernità e american graffiti, i viaggi nel tempo di Wells e le little towns di Capra, in una scansione perfetta, fantasiosa, personale" (Fofi, Morandini e Volpi), non esagera negli effetti speciali, canzona garbatamente l'intera società americana e si giova di un copione strabiliante sorretto "da un tocco registico che si direbbe d'autore piuttosto che di scuola" (Kezich). Le due ore di film corrono così via ai ritmi della macchina del tempo, tra rimandi a Ronald Reagan e al rock'n'roll, riflessioni leggere sull'incesto ed accenti nostalgici per l'America rurale degli anni Cinquanta. Canzoni di Huey Lewis & the News.    

lunedì 25 novembre 1996

Forget Paris

anno: 1995   
regia: CRYSTAL, BILLY  
genere: commedia  
con Billy Crystal, Debra Winger, Joe Mantegna, Cynthia Stevenson, Dan Majerle, David M. Robinson, Charles Barkley, Bill Walton, Marvin Albert, John Spencer, Cathy Moriarty, Julie Havner, Richard Masur  
location: Francia, Usa   
voto: 8

Uno stravagante quanto bravissimo arbitro di basket (Billy Crystal) si innamora a Parigi di un impiegata di un'agenzia aerea (Debra Winger). Si metteranno insieme per poi perdersi e ritrovarsi quando le rispettive carriere saranno di intralcio alla loro vita sentimentale. 
Garbata e riuscita seconda prova registica di Crystal, scritta con Lowell Ganz e Babaloo Mandel (già autori con Crystal dei due Scappo dalla città), raccontata con uno humour di stampo ebraico che ricorda quello di Woody Allen e scandita in modo assai originale da una cena in occasione della quale si ritrovano quattro coppie. Ognuno dei commensali racconterà agli altri un pezzo della vicenda dei due amanti. Da non perdere i titoli di coda, con sorpresa finale, che probabilmente verranno meno nelle televisioni private. Il sassofonista David Sanborn appare nella parte di sè stesso durante una cerimonia di basket.

giovedì 21 novembre 1996

Madame Bovary

anno: 1991       
regia: CHABROL, CLAUDE   
genere: drammatico   
con Isabelle Huppert, Jean François Balmer, C.Malavoy               
location: Francia
voto: 5   

Nella Francia dell'800, Emma Bovary (Isabelle Huppert) dà inizio alla sua scalata sociale sposando un medico condotto che è l'incarnazione della mediocrità. Tra serate di gala e chiacchierate amicizie altolocate, proseguirà nell'intento fino alla fine, quando, oberata dai debiti accumulati, morirà suicida dopo essere stata abbandonata da più di un amante.
Chabrol restituisce a Flaubert il decoro della ricostruzione in costume, imbastendo un film rigoroso ma freddo, incapace di trasmettere il travaglio della protagonista, una Huppert con movenze inadeguate ai tempi inscenati, interprete di un provincialismo filisteo di mezza tacca.    

venerdì 15 novembre 1996

La commedia di Dio

anno: 1995       
regia: MONTEIRO, JOAO CESAR 
genere: commedia 
con Joao Cesar Monteiro 
location: Portogallo
voto:6

Joao de Deus (Monteiro) divide la propria esistenza tra la gelateria ove lavora e le lambiccate fantasie sessuali che lo portano a collezionare "vello pubico femminile" (Tornabuoni) e a montare le arrendevoli dipendenti in tutte le salse. Licenziato, verrà ridotto alla sopravvivenza. Con uno stile personalissimo - inquadrature fisse e lunghissime, interminabili piani-sequenza, una recitazione diafana che già gli avevano fruttato il Leone d'Argento alla mostra di Venezia del '90 - il regista portoghese tinteggia con leggerezza le fantasie erotiche più spinte, con la sua corporatura antitetica ai canoni del machismo, il suo volto sardonico e appuntito, la sua disarmante imperturbabilità, in tre ore di film al tempo stesso faticoso e trascinante. Indimenticabile la scena in cui si tuffa in un enorme cesto di uova sul quale aveva in precedenza "covato" una delle sue geishe.

mercoledì 13 novembre 1996

Jumanji

anno: 1996       
regia: JOHNSTON, JOE 
genere: fantastico 
con Robin Williams, Kirsten Dunst, Bradley Pierce, Bonnie Hunt
location: Usa
voto: 3

Un gioco da tavolo ha il potere di dare vita ad animali e piante d'ogni specie, richiamate dalla combinazione dei dadi. Ma una volta portato a termine, nella cittadina dove aveva combinato disastri tornerà l'ordine.
Fiaba allestita a tavolino con pedagogia d'accatto, mocciosi che fanno sperare nella resurrezione di Erode e il solito Williams, rodato alfiere delle storielline per minor(at)i (Popeye, Hook, Toys, Mrs.Doubtfire), che gigioneggia inutilmente. L'unico elemento di interesse sono le animazioni al computer (rinoceronti, elefanti, bertucce) che scimmiottano malamente quelle viste in Jurassic Park.

domenica 10 novembre 1996

Mission: impossible

anno: 1996       
regia: DE PALMA, BRIAN  
genere: spionaggio  
con Tom Cruise, Emmanuelle Beart, Jon Voight, H.Czerny, Jean Reno, Vanessa Redgrave          
location: Usa
voto:6

Un agente segreto (Tom Cruise) deve fare luce su un giro d'affari che implica alcuni ex-colleghi della CIA e una trafficante d'armi (Vanessa Redgrave). Verrà tradito nell'esecuzione dell'arduo compito, ma saprà riscattarsi sul finale. Micro-chip, computer, telefoni cellulari, gomme americane che diventano bombe, orologi, penne che sputano veleno: insomma, in proporzione ce n'è abbastanza per rispedire 007 all'epoca di Cro-Magnon. Soltanto che dopo un'indigestione di elettronica di circa due ore, in un racconto ispirato ad una serie televisiva celebre negli anni '60, chi non ha tempo per vedere 18 volte il film e non sa programmare in Basic e Pascal rischia di rimanere lì a domandarsi: ma cos'è successo? Già, perché nel film miliardario di De Palma l'intreccio si fa così criptico da paventare il dubbio che qualcosa sia sfuggito anche agli sceneggiatori. Ma, tra effetti speciali a profusione e un cast assortito con lo scambio delle figurine degli attori, tutti ugualmente ridicoli e fuori ruolo, arriva la scena finale: un elicottero imbocca la galleria di una ferrovia, all'inseguimento di un treno. Anche arrivando ad un quarto d'ora dal termine, quel treno non va perso davvero.    

domenica 3 novembre 1996

Terminator 2 - Il giorno del giudizio (Terminator 2 - Judgement day)

anno: 1991       
regia: CAMERON, JAMES   
genere: fantascienza   
con Arnold Schwarzenegger, L.Hamilton, R.Patrick, J.Morton, Edward Furlong           
location: Usa
voto: 3   

Dal 2029, un cyborg (Patrick) viene inviato indietro nel tempo, fino al 1994, per eliminare un bambino (Furlong) che, da adulto, sarebbe diventato il futuro capo della resistenza ingaggiata dagli umani contro i robot. Ma, in quello stesso futuro, il bambino diventato adulto avrebbe programmato un altro cyborg (Schwarzenegger) per lo stesso viaggio a ritroso, allo scopo di proteggerlo. Ovviamente vincono i buoni, ma il finale a sorpresa preclude la possibilità di un seguito.
Affidato quasi interamente ai mirabolanti effetti speciali della compagnia di George Lucas (il cyborg che si trasforma in qualsiasi oggetto o persona toccati è assolutamente spettacolare), il film del canadese Cameron, per quanto ben diretto, fa leva sugli scontati meccanismi del cinema americano: l'eroe e l'antieroe, gli inseguimenti, i morti ammazzati a profusione, Spaccanecri che da cattivo e sconosciuto che era nell'84 è diventato ricco e famoso e quindi buono. E quando imbocca la strada dell'apologo orwelliano o, peggio, quando infila registri comici (Schwarzy che ripete le frasi del gergo giovanile suggeritegli dal bambino, anziché dire soltanto "Negativo"), l'operazione denuncia tutti i propri limiti, mostrando un rigido ossequio ai dettami di "un'estetica opulenta da supermercato" (Morandini). Il film vinse il premio Oscar per i migliori effetti speciali.