martedì 31 agosto 1999

Un amore

anno: 1999   
regia: TAVARELLI, GIANLUCA MARIA 
genere: sentimentale 
con Lorenza Indovina, Fabrizio Gifuni, Luciano Federico, Roberta Lena, Gianluca Arcopinto, Riccardo Montanaro, Ezio Sega 
location: Italia
voto: 10

Torino. Diciotto anni nella storia di Marco (Fabrizio Gifuni) e Sara (Lorenza Indovina), dal 1982, quando entrambi erano sulla ventina, fino al 2000. Anni durante i quali i due si lasciano, si ritrovano, si sposano con altri, hanno figli, si ritrovano ancora dopo lunghi silenzi, diventano amanti, divorziano dai rispettivi coniugi e festeggiano il capodanno del 2000 in riva al mare.
Dopo Portami via, il suo primo lungometraggio che gli aveva fruttato il Premio Salinas, Tavarelli sembra avere raggiunto la piena maturità registica. Un amore scava nella storia dei due protagonisti senza mai indulgere al sentimentalismo, alla trovata ad effetto, alla carineria. Con il respiro degno di un'opera come C'eravamo tanto amati, il film di Tavarelli procede sobrio, sceglie ellissi sempre opportune (il pestaggio del marito di Sara ai danni di Marco; i momenti in cui i due fanno l'amore), solcato dai disegni di Laura Federici che marcano la separazione tra un episodio e l'altro. Servito da un coppia d'attori di incredibile bravura e naturalezza (Lorenza Indovina aveva già lavorato con Aurelio Grimaldi e Ricky Tognazzi; Fabrizio Gifuni con Amelio in Così ridevano), avvolto nella memorabile colonna sonora di Ezio Bosso, girato superbamente con uno stile di soli piani sequenza che incoronano ciascuno dei dodici capitoli, il film è di una bellezza commovente, capace di misurarsi con persone qualunque e di renderle, al tempo stesso, uniche ed universali. Completa questo capolavoro del cinema italiano le scelta caduta su due delle canzoni meno note di Francesco Guccini: Canzone della vita quotidiana e Argentina. Una testimonianza, l'ennesima, dell'assoluta straordinarietà del film, al quale perdoniamo volentieri il suo unico neo: quello di richiamare in maniera troppo esplicita i diversi anni (la nazionale di "Pablito" Rossi, il Live Aid, Berlinguer e il successo PCI del 1984, la caduta del muro di Berlino) che ne scandiscono la trama

lunedì 30 agosto 1999

Monkey shines - Esperimento nel terrore

anno: 1988       
regia. ROMERO, GEORGE A.   
genere: horror   
con J.Beghe, J.Pankow, K.McNeil, J.Van Patten, C.Forrest, S.Root, Stanley Tucci, J.Turner           
location: Usa
voto: 6   

Dopo un incidente lo sportivo Allan Mann (Jason Beghe) rimane paralizzato. Per aiutarlo nelle faccende quotidiane, l'amico Geoffrey Fisher (John Pankow) gli procura Ella, una scimmia cappuccina che - a insaputa di Allan - Geoffrey sta sottoponendo ad alcuni esperimenti di "umanizzazione". Inizialmente servizievole e ossequiosa ai suoi compiti, la scimmia compie un eccidio e tenta di rovesciare il gioco delle parti, puntando a comandare il gioco. Ma l'intelligenza umana è pur sempre superiore…
Già affermato autore di horror, Romero - servendosi di un cast di semisconosciuti - ha realizzato un film non banale "con molta suspense e poco sangue" (Mereghetti), tratto dall'omonimo racconto di Michael Stewart, che procede intrigante fin quando non incappa negli eccessi dell'ultimo quarto d'ora.    

venerdì 27 agosto 1999

L'armata Brancaleone

anno: 1966   
regia: MONICELLI, MARIO 
genere: grottesco 
con Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Gian Maria Volonté, Maria Grazia Buccella, Barbara Steele, Enrico Maria Salerno, Carlo Pisacane, Folco Lulli, Ugo Fangareggi, Joaquin Diaz, Luis Induni, Gianluigi Crescenzi, Alfio Caltabiano, Luigi Sangiorgi, Pippo Starnazza, Fulvia Franco, Tito García, Philippa De La Barre De Natteuil, Carlos Ronda 
location: Italia   
voto: 9

Ricevuta una mappa che conferisce al suo possessore il diritto sulle terre di Aurocastro delle Puglie, Brancaleone (Vittorio Gassman) parte col suo esercito microscopico di soldati scalcinati alla volta della meta prefissa. Dopo le vicissitudini del viaggio, arrivato sul posto Brancaleone trova i Saladini che vorrebbero impalarlo con i suoi. Viene salvato dal legittimo possessore di quelle terre, sta per essere ucciso di nuovo quando un predicatore (Enrico Maria Salerno), incitando tutti alla carità cristiana, unisce vincitori e vinti alla volta delle crociate, apparecchiando così un seguito al film (Brancaleone alle crociate).
Il film scritto da Age, Scarpelli e Monicelli fece epoca: non soltanto perché la locuzione "armata Brancaleone" entrò nel linguaggio corrente, ma anche per quel molto di inventiva che sotto il profilo linguistico (un finto latino volgare) e avventuroso (le guerre medievali viste in chiave grottesca) seppe raccontare. È però la struttura sfilacciata ed episodica del racconto a farlo apparire complessivamente debole e meno meritevole degli onori che ha ricevuto.    

lunedì 23 agosto 1999

Il seduttore

anno: 1954        
regia: ROSSI, FRANCO    
genere: commedia    
con Alberto Sordi, Lea Padovani, L.Amanda, Jaqueline Pierreux, Denise Gray, C.Barbi, M.Doro, M.Giorda, N.Vingelli, E.Vaniceck, P.Bottin, M.Berni, D.Raffaelli, G.Piaz, R.Bertea, Riccardo Cucciolla, A.Costa
location: Italia        
voto: 6    

Un mediocre agente assicurativo romano (Alberto Sordi), che vive facendo il parassita con la moglie gestrice di un ristorante (Lea Padovani), tenta un paio d'avventure con una francese e un'americana. Quando le tre donne scoprono l'intrigo, l'uomo è costretto a rientrare nei ranghi.
Una delle tante macchiette di Sordi, come altre legate al tema del matrimonio (Il vedovo, Il marito, Lo scapolo, La bella di Roma, eccetera), virata eccessivamente sui toni autocommiserativi tipici del repertorio dell'attore romano, meno divertente ma più equilibrata nella sceneggiatura (il copione è di R.Sonego, U.Guerra, L.Benvenuti, G.Prosperi, G.Leoni, R.Radice e F.Rossi da un'idea di Diego Fabbri) di altre. Ottavio Alessi (Che fine ha fatto Totò baby) è aiuto regista; Marco Leto (La villeggiatura; Al piacere di rivederla) assistente alla regia. Chissà quale film ha visto il critico Mereghetti quando lo ha recensito per il suo celebre Dizionario.    

domenica 22 agosto 1999

Colpire al cuore

anno: 1982   
regia: AMELIO, GIANNI 
genere: drammatico 
con Jean Louis Trintignant, Laura Morante, Sonia Gessner, Maria Nucci, Vanni Corbellini, Vera Rossi, Matteo Cerami, Fausto Rossi 
location: Italia
voto: 8 

Il difficile rapporto tra un professore universitario milanese (uno stratosferico Jean Louis Trintignant) e il suo figlio quindicenne Emilio (Fausto Rossi, diretto benissimo da Amelio che con i ragazzi ha un tocco degno di De Sica) si incrina all'indomani di un atto terroristico che vede coinvolto un amico del docente (Vanni Corbellini) che Emilio aveva conosciuto il giorno prima nella casa avita di Bergamo. Il ragazzo va dai carabinieri, rivela tutto e compromette la posizione del padre che a questo punto riprende con piglio autoritario la propria posizione di genitore ingombrante, destinato a venire definitivamente sconfitto dall'ultimo atto delatorio del figlio.
Il conflitto generazionale visto sullo sfondo degli anni di piombo con le parti rovesciate tra padre e figlio (è quest'ultimo a prendere decisioni, a giudicare, ad essere sempre troppo serio, diversamente da quanto si vedeva in altri film sulle risultanti del terrorismo nelle dinamiche familiari: La tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci e Caro papà di Risi) è il tema di quest'ottimo film scritto da Gianni Amelio e Vincenzo Cerami, che riesce a mantenersi in perfetto equilibrio al di sopra delle parti, lasciando quell'area di ambiguità sufficiente a nascondere il reale coinvolgimento del protagonista nelle vicende terroristiche.    

venerdì 20 agosto 1999

Segreti segreti

anno: 1985   
regia: BERTOLUCCI, GIUSEPPE  
genere: drammatico  
con Lina Sastri, Rossana Podestà, Giulia Boschi, Alida Valli, Stefania Sandrelli, Lea Massari, Mariangela Melato, Lorella Morlotti, Massimo Ghini, Antonio Petrocelli, Sandra Ceccarelli, Nicoletta Braschi, Federico Pacifici, Fabrizio Varesco, Nicola Di Pinto, Arnaldo Momo, Claudio Spadaro, Francesca Archibugi, Pino Calabrese, Daniele Costantini, Laura Perugini  
location: Italia
voto: 8

Un magistrato viene ucciso da un commando di terroristi a Venezia. A sparare è una donna (Lina Sastri) che durante l'operazione ha anche eliminato un suo compagno di lotta. La terrorista cerca di non dare nell'occhio, tornando a una vita normale. La sua balia (Alida Valli) capisce e lascia la casa nella quale ha vissuto dopo 40 anni. La sorella del compagno morto (Giulia Boschi), che vive accampata in una roulotte dopo il terremoto in Irpinia, mette sulla giusta strada gli inquirenti che stanano la ricercata proprio quando questa si trova di fronte al copro suicida della madre (una Lea Massari indimenticabile, mai tanto brava).Davanti alle domande del giudice (Mariangela Melato), che dalla piccola figlia ha appena appreso di venire tradita dal marito, la donna comincia a fare i nomi dei suoi compagni. Film tutto al femminile "di gran classe" (Kezich) densissimo nella trama, ricco di suggestioni ed intrecci che si scambiano di continuo sulle linee parallele del pubblico e del privato. Da un regista profondo (autore anche del soggetto; la sceneggiatura è scritta a quattro mani con Vincenzo Cerami, dalla cui penna era già uscito un altro capolavoro sul terrorismo, quel Colpire al cuore firmato da Gianni Amelio) e di grande cultura ed intelligenza, uno dei film memorabili sugli anni di piombo. Francesca Archibugi era assistente alla regia; Anna Di Francisca segretaria di edizione.

giovedì 19 agosto 1999

Bonus malus

anno: 1993       
regia: ZAGARRIO, VITO  
genere: drammatico  
con Claudio Bigagli, Gigio Alberti, Felice Andreasi, Claudio Bisio, Claudio Botosso, Giulia Boschi, Athina Cenci, Francesca D’Aloja, L.De Luca, A.Fattori, Maddalena Fellini, Carlo Monni, Novello Novelli, Leonardo Pieraccioni, M.Sarchielli, E.Barresi, R.Lebboroni, Lino Miccichè, Massimo Ceccherini          
location: Italia       
voto: 6,5

Uno zelante ispettore assicurativo livornese, Marco Altoviti (un ottimo Claudio Bigagli, uno degli attori più seri ed intelligenti oggi in circolazione), vede quotidianamente le malefatte dei suoi colleghi e degli stessi assicurati. Riuscirà a cambiare vita?
Al suo secondo lungometraggio, Zagarrio realizza un ottimo ritratto sul rampantismo impiegatizio degli anni '90 (il soggetto è di Francesco Bruni; la sceneggiatura di Enzo Monteleone, Zagarrio, Bruni e Luigi Guarnieri) dai toni intensi e cupi, mettendo a nudo lo spaesamento valoriale di "un'Italia devitalizzata, truffaldina, senza innocenza e senza molte speranze" (Tornabuoni). Peccato che la presenza di un ancora sconosciuto Pieraccioni e di Massimo Ceccherini involgariscano inutilmente il film.    

domenica 15 agosto 1999

Train de vie – Un treno per la vita

anno: 1998       
regia: MIHAILEANU, RADU 
genere: commedia 
con L.Abelanski, Rufus, C.Harari, M.Muller, B.Abraham-Kremer, Gad Elmaleh 
location: Romania
voto: 6 

Grazie all'intuizione di un pazzo, una comunità yiddish rumena simula una deportazione da parte dei nazisti per evitare di finire nei lager. L'impresa eccezionale riuscirà a metterli in salvo, con comunisti e zingari. Ma è soltanto un sogno ad occhi aperti…
Parente di Vogliamo vivere! e de La Strategia della lumaca, questo originalissimo film assembla caratteri spassosi, ritmi e melodie balcaniche con un umorismo ebraico sottile e divertente. Un'opera estremamente promettente che si inceppa soltanto in qualche singhiozzo del racconto. I dialoghi italiani sono ottimamente curati da Moni Ovadia.    

mercoledì 11 agosto 1999

Quando eravamo re (When we were kings)

anno: 1996   
regia: GAST, LEON  
genere: documentario  
con Cassius Clay, George Foreman, Don King, James Brown, B.B. King, Mobutu Sese Seko, Spike Lee, Norman Mailer, George Plimpton, Thomas Hauser, Malick Bowens, Lloyd Price,  The Spinners, Miriam Makeba,  The Crusaders  
location: Usa
voto: 6,5

Il 30 ottobre 1974 a Kinshasa, nello Zaire (ex Congo belga) si tenne un incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi di boxe che andava ben al di là del significato sportivo. Cassius Clay, alias Muhammed Alì, incarnava la coscienza politica dei neri, mentre il suo antagonista George Foreman, allora campione in carica, rappresentava la sottomissione di questi alla colonizzazione culturale da parte dei bianchi. Con straordinaria abilità, mettendo insieme filmati d'epoca selezionati da ben 400 ore di pellicola e interviste a personaggi famosi che assistettero all'evento (il cronista George Plimpton, lo scrittore Norman Mailer, il regista Spike Lee), Leon Gast ricostruisce quell'evento straordinario (finito con la vittoria di Cassius Clay) partorendo un'agiografia di Alì che ce lo propone come un uomo eccentrico, spiritoso, gradasso, grandissimo comunicatore, inviso ai conservatori americani, perennemente sopra le righe. Per gli appassionati del pugilato, un film da non perdere; per gli altri, l'importante testimonianza di un'epoca. Premio speciale della giuria al Sundance Film Festival e Oscar quale migliore documentario.    

martedì 10 agosto 1999

Ecco fatto

anno: 1998   
regia: MUCCINO, GABRIELE
genere: commedia
con Giorgio Pasotti, Barbora Bobulova, Claudio Santamaria, G.Colonna, Enrico Silvestrin, M.Marino, S.Abbati, Piero Natoli, Gigio Alberti, Blas Roca Rey, A.Laurenzi, L.Aristodemo, G.Arcopinto, P.Bertone, Gisella Burinato, A.Ceraudo, Eleonora Danco, T.Del Giovane, A.V.Dini, V.Duse, P.Gasparini, A.Grimaldi, L.Zanchi, F.Zanchini, Sergio Rubini       
location: Italia       
voto: 6,5

In una lavanderia romana il diciottenne Matteo (Giorgio Pasotti) racconta ai clienti la sua storia con Margherita (Barbora Bobulova), una ragazza dell'est di tre anni più grande di lui, molto carina e della quale è così infondatamente geloso da rischiare di mandare all'aria la sua storia d'amore. 
Al suo esordio dietro la macchina da presa, il trentenne Muccino ritrae la generazione spaesata dei ventenni con un registro che - unitamente a film come Ovosodo, Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Tutti giù per terra e La prima volta - comincia a costituire un sottogenere a se stante. Interpreti ben diretti, montaggio da veterano del 35 millimetri e una buona dose di ironia sul tema della gelosia preparano a Muccino un posto nel Pantheon dei registi emergenti italiani. Sceneggiatura di Nicola Alvau, Andrea Garello e Gabriele Muccino.    

lunedì 9 agosto 1999

Terapia e pallottole (Analyze this)

anno: 1998   
regia: RAMIS, HAROLD  
genere: commedia  
con Robert De Niro, Billy Crystal, Lisa Kudrow, Chazz Palminteri, Burt Tangredi, Michael Straka, Joseph Rigano, Joe Viterelli, Richard C. Castellano, Molly Shannon, Max Casella, Frank Pietrangolare, Kyle Sabihy, Bill Macy, Rebecca Schull, Pat Cooper, Tony Darrow, Neil Pepe, Kresimir Novakovic, Donnamarie Recco, Aasif Mandvi, Leo Rossi  
location: Usa
voto:8

In attesa della riunione della cupola di tutta la mafia americana, un boss mafioso (Robert De Niro) viene colto da attacchi di panico. Per superarli ingaggia con la forza uno psichiatra (Billy Crystal, qui anche in veste di produttore esecutivo) in procinto di sposarsi con una giornalista che prepara pezzi contro la mafia. L'FBI complica ulteriormente le cose ma lo psichiatra riuscirà nella sua opera di redenzione. Due grandi talenti, un copione scoppiettante, dei comprimari da Oscar, molta ironia sul genere gangster ed il gioco è fatto: esaurito il filone del racconto ricorsivo, Ramis dirige il suo film migliore, pieno zeppo di battute divertenti con un De Niro che vorremmo vedere più spesso nei panni comici.