martedì 27 febbraio 2001

Concorrenza sleale

anno: 2001       
regia: SCOLA, ETTORE   
genere: commedia   
con Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Gerard Depardieu, Antonella Attili, Claudio Bigagli, Sandra Collodel, Augusto Fornari, Elio Germano, Sabrina Impacciatore, Eliana Miglio, Rolando Ravello, G.Spaziani, Anita Zagaria, Jean Claude Brialy, Claude Rich            
location: Italia
voto: 3   

Roma. Due commercianti di tessuti ingaggiano da anni una continua lotta per accaparrarsi clienti. La concorrenza tra i due corre sul binario della normalità fino a quando, nel 1938, non vengono introdotte anche in Italia le leggi razziali. Ma è proprio quando ha inizio la discriminazione ai danni di uno dei due, ebreo (Sergio Castellitto), che l'altro (Diego Abatantuono) instaura un rapporto amichevole e solidale.
La ditta Scola & Scarpelli (quest'ultimo autore del soggetto) è stanca e si vede: il compitino sulla rivisitazione di una delle tante zone d'ombra degli anni del fascismo viene portato a termine senza nemmeno raggiungere la sufficienza: scenografie al minimo (si vede sempre lo stesso scorcio di strada), recitazione blanda (con gli attori che sembrano non crederci affatto), dialoghi tra asfittici, figure caricaturali. Da uno spunto interessante, un'occasione completamente persa.    

lunedì 19 febbraio 2001

What women want – Quello che le donne vogliono

anno: 2001       
regia: MEYERS, NANCY   
genere: commedia   
con Mel Gibson, Helen Hunt, Marisa Tomei, Mark Feuerstein, L.Holly, Alan Alda, Bette Midler           
location: Usa
voto: 6   

Nick Marshall (Gibson), brillante pubblicitario di Chicago, è molto abile nell'entrare nelle mutande delle donne ma non è altrettanto bravo nell'entrare nella loro testa. Un incidente domestico gli renderà possibile ascoltare i pensieri delle donne: con questo vantaggio, si appropria delle idee del Direttore Creativo (Hunt) appena assunto dalla sua azienda, una donna in carriera con molte debolezze nascoste, per un salto professionale. Ma nel frattempo la sua nuova facoltà gli ha fatto capire molto della sua profonda misoginia. Non è mai troppo tardi per tornare indietro.
L'idea dell'amplificazione dei sensi non è nuovissima, ma la Meyers la sfrutta alla perfezione per un'ora e mezza di film. Incapace di resistere al moralismo bigotto tipico di un certo cinema americano, la regista rovina una confezione che avrebbe potuto essere impeccabile per mancanza di cattiveria. Il finale sbrodola così in una love story melensa che fa da sfondo al tema della redenzione di Nick. Mel Gibson, oltre ad essere ancora bellissimo raggiunta la soglia dei cinquant'anni, è ineffabilmente bravo e simpatico. E quello che le donne vogliono è proprio un uomo come lui.    

domenica 11 febbraio 2001

L’erba di Grace (Saving Grace)

anno: 2000       
regia: COLE, NIGEL  
genere: commedia  
con Brenda Blethyn, C.Ferguson, M.Clunes, Tcheky Karyo  
location: Regno Unito
voto: 5

Lasciata sul lastrico dal defunto marito, la floricoltrice Grace (Brenda Blethyn) - volitiva donna di mezza età della provincia inglese - raccoglie il suggerimento del proprio giardiniere e decide di coltivare marijuana per risanare i debiti. I soldi, tuttavia, arriveranno grazie al best-seller che la stessa Grace scriverà dopo una tragicomica avventura dai risvolti giudiziari. La commedia di Nigel Cole va a parare dalle stesse parti di Svegliati, Ned! Come nel film di Kirk Jones, anche qui è il corporativismo della provincia a spuntarla sull'ordine burocratico dei governi. Nella dialettica città-campagna si dipana un film che si conclude con inatteso moralismo, interpretato esclusivamente da macchiette che fanno sembrare l'opera di Cole poco più di un fumettone.    

sabato 10 febbraio 2001

La tigre e il dragone

anno: 2001       
regia: LEE, ANG 
genere: fantastico 
con Chow Yun Fat, Michelle Yeoh, Zhang Ziyi, Chang Chen 
location: Taiwan
voto: 1

I segreti di un maestro del Tai-Chi sono racchiusi nella sua disciplina. Una vecchia strega cinese, Volpe di Giada, crede invece di potersene appropriare sottraendo al maestro la sua spada, grazie all'azione di una sua discepola. Ma l'apparenza inganna. Tra fiaba, fumetto e pretese misticheggianti, il film di Ang Lee si guadagna di diritto uno dei primissimi posti negli inferi dei film più brutti della storia del cinema. Quello che negli anni settanta sarebbe stato mandato al rogo come una mistificazione dell'ibrido nato dal dinamismo del cinema occidentale con la lentezza di quello orientale, da qualche critico è stato scambiato per un audace volo di regia. Di voli, nel film, se ne vedono fin troppi, tutti palesemente fasulli grazie anche ai pessimi effetti speciali della produzione. Uomini che volano, donne che camminano sulle pareti e combattono fino all'ultimo sangue, scazzottate da sottoprodotto western tipo Bud Spencer & Terence Hill, retorica zen sono gli ingredienti di uno dei più indigesti film mai visti. Il fatto che sia stato insignito del premio Oscar come miglior film straniero non merita neppure commenti.    

martedì 6 febbraio 2001

L’ultimo bacio

anno: 2001   
regia: MUCCINO, GABRIELE    
genere: sentimentale    
con Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno, Stefania Sandrelli, Sabrina Impacciatore, Pierfrancesco Favino, Regina Orioli, Luigi Diberti, Marco Cocci, Martina Stella, Vittorio Amandola, Lina Bernardi, Giulia Carmignani, Piero Natoli, Daniela Piazza, Claudio Santamaria, Sergio Castellitto, Susanna Javicoli, Giorgio Pasotti, Silvio Muccino    
location: Italia   
voto: 8

Abbandonati i conflitti generazionali con i professori ed i genitori dei due film precedenti (Ecco fatto e Come te nessuno mai), al suo terzo film Muccino si avventura sull'analisi di quelli di coppia. Dal racconto di respiro Altmaniano, nel quale le vicende dei tanti protagonisti si accavallano tra loro, emerge la storia di Carlo (Stefano Accorsi), trent'anni ed un'ottima posizione professionale, che - dopo tre anni di convivenza con Giulia (Giovanna Mezzogiorno, sua compagna nella vita) - aspetta con lui un bambino. Ad una festa Carlo conosce Francesca (Martina Stella), studentessa liceale vitalissima e di ineffabile bellezza. Un'avventura con lei, motivata soprattutto dal timore di venire risucchiato nel vortice di un quotidiano orrendamente grigio come quello della generazione dei suoi genitori, fa precipitare il rapporto con Giulia, che a sua volta vorrebbe consolare la madre (Stefania Sandrelli), estenuata da un rapporto asfittico con un marito indolente e distante. Gli amici di Carlo e Giulia non se la passano meglio e stanno meditando un viaggio catartico in Africa, lontani dai conflitti con le rispettive famiglie. In sottofinale, tutti sono davanti allo stesso problema: chi se ne andrà? Chi resterà?
Opera trepidante, impetuosa, recitata in maniera strepitosa, diretta benissimo, afflitta da una musica onnipresente e a tratti fastidiosa, L'ultimo bacio solleva il dubbio di volere accontentare tutti. Il finale apparecchiato da Muccino proietta Carlo in un futuro tranquillo nella quiete familiare (con un ammiccante scena finale), sua suocera Anna tra le più sicure braccia del marito dopo il tentativo di fuga e i suoi amici in espatrio verso l'Africa. Insomma, la sindrome di Peter Pan - amalgama comune a tutti i personaggi del film - in alcuni casi viene vinta, in altre legittimata. Inevitabile fonte di controversie sui contenuti, il film di Muccino, che con l'occasione si è aggiudicato il David di Donatello - pur rappresentando dei trentenni ricchi e senza problemi reali - emoziona, pulsa, stordisce, tra cellulari che squillano in continuazione, salite e discese lungo tutta la gamma espressiva a cui possono dare vita i conflitti umani, eleganza di regia. Ma la morale del film dimentica che - come ha scritto Domenico Monetti - "spesso la fedeltà coniugale è il risparmio e il tradimento un lusso". Imperfetto ma ardente.    

domenica 4 febbraio 2001

Ti presento i miei (Meet the parents)

anno: 2001       
regia: ROACH, JAY  
genere: commedia  
con Robert De Niro, Ben Stiller, Blythe Danner, Teri Polo, J.Rebhorn, J.Abrahams, O.Wilson          
location: Usa
voto: 5

Innamoratissimo della sua fidanzata Pam (Teri Polo), Greg Focker (Ben Stiller) decide di fare la conoscenza dei futuri suoceri. Ma l'accoglienza del padre di Pam (Robert de Niro), ex agente della CIA, è tutt'altro che amichevole. Nelle poche ore di permanenza, Greg finisce con l'incappare in una serie di vicissitudini che lo indurranno a decidere di andarsene. Fino a quando il padre di Pam - dopo molti equivoci - non si convince di avere a che fare con un bravo ragazzo.
Leggerissimo e garbato, il film di Jay Roach mira a bissare il successo internazionale di Austin Powers. E si direbbe che ci riesce, a vedere i risultati ottenuti al botteghino. Con un De Niro irresistibile nella versione comica e uno Stiller con un costante punto interrogativo stampato sulla faccia, il film diverte senza esaltare nonostante l'esiguità di una sceneggiatura clonata da troppi altri film.    

sabato 3 febbraio 2001

Kirikù e la strega Karabà

anno: 1999       
regia: OCELOT, MICHEL  
genere: animazione  
location: Francia       
voto: 4

Seneca diceva che la crudeltà nasce dalla debolezza. Nulla di più appropriato potrebbe descrivere questo film d'animazione di origine africana, che racconta come il piccolo Kirikù riesca a trasformare la crudele strega Karabà, afflitta da un dolore tremendo causato da una spina sulla schiena, in una persona normale, a dispetto delle leggende costruite nel piccolo villaggio di Kirikù sul conto della strega. Tecnicamente misero se non inguardabile, il film è stato salutato dalla critica con l'entusiasmo ideologizzato di chi deve per forza esaltare i prodotti terzomondisti. Ma il film di Ocelot è una scalcagnata fiaba dalle mille morali: quella del perdono, quella del male che nasce dal dolore, quella del pregiudizio, quella ecologista ed altre ancora. Programmaticamente pedagogico, il film rischia di fare perdere il filo anche a un poppante.