mercoledì 19 giugno 2002

In principio erano le mutande

anno: 1999       
regia: NEGRI, ANNA 
genere: commedia 
con Teresa Saponangelo, Stefania Rocca, Bebo Storti, Filippo Timi, Luis Molteni, Paolo Pei Andreoli, Adolfo Margiotta, Felicitè Micezele, Paolo Serra, Emanuela Grimalda, Paolo Triestino, Dr.Felix, Rocco Barbaro, Monica Scattini 
location: Italia       
voto: 3

La 25enne Imma (Saponangelo), napoletana insidiatasi a Genova, vorrebbe a tutti i costi una relazione sentimentale. L'occasione giusta sembra presentarsi quando conosce un vigile del fuoco (Storti), la cui attenzione viene richiamata dando alle fiamme la propria abitazione. Tra malintesi e un sottofinale spiazzante, forse la vicenda imboccherà la strada giusta.
Sceneggiato dalla regista con Rossana Campo, Ivan Cotroneo, Davide Ferrario e Doriana Leondeff e liberamente tratta dall'omonimo libro della stessa Campo, il film dell'esordiente Anna Negri  sfida le intemperie di un cinema italiano in precarie condizioni di salute azzardando un tono scanzonato, sul quale la regista innesta improvvisi quanto ingiustificati balletti, fuori scena con monologhi in macchina da presa, contorsionismo narrativo. Quanto basta per indurre anche il più paziente degli spettatori a relegare il film nella fitta schiera delle opere inutili.    

domenica 16 giugno 2002

Il colpo (Heist)

anno: 2001
regia: MAMET, DAVID
genere: thriller

con Gene Hackman, Danny De Vito, Delroy Lindo, Sam Rockwell, Rebecca Pidgeon, Ricky Jay, Patti Lupone

location: Usa
voto: 7

Con un gruppo di complici, il veterano Joe Moore (Hackman) organizza un colpo magistrale col quale trafugare una montagna d'oro da un caveau di Philadelphia. L'impresa impossibile si mostra in realtà un gioco da ragazzi rispetto alle difficoltà che Moore incontrerà successivamente a causa dell'inaffidabilità dei suoi "colleghi", il ricettatore Bergman (DeVito) in primis. Ma Moore ne sa una più del diavolo…
Come al suo solito, Mamet - che ha scritto e diretto il film - mostra i muscoli di una sceneggiatura che sfiora il virtuosismo, in una girandola di colpi di scena che diventano il motivo portante del film. Ritmo incessante, tensione al punto giusto, tecnicismi impeccabili e un pizzico d'ironia danno nerbo ad un riuscito film di genere.   


martedì 4 giugno 2002

Il tocco della medusa (The medusa touch)

anno: 1977       
regia: GOLD, JACK
genere: thriller
con Richard Burton, Lino Ventura, Lee Remick, Harry Andrews, Alan Badel, Marie-Christine Barrault, Jeremy Brett, Michael Hordern, Gordon Jackson, Derek Jacobi, Robert Lang, Michael Byrne, John Normington, Robert Flemyng, Philip Stone, Malcolm Tierney, Norman Bird, Jennifer Jayne, Avril Elgar, James Hazeldine, Wendy Gifford
location: Usa
voto: 7,5

Lo scrittore inglese Morlar (Burton) è ricoverato in un ospedale di Londra in fin di vita. Il commissario francese Brunel (Ventura), che indaga sul caso, interroga la psichiatra di Morlar, la dottoressa Zonfeld (Remick), dalla quale apprende un'incredibile storia. Fin da piccolo, infatti, Morlar avrebbe posseduto straordinarie capacità che gli consentivano, attraverso la telecinesi, di provocare la morte delle persone e persino catastrofi. Dapprima incredulo, Brunel dà credito alla Zonfeld quando la cattedrale di Winsor comincia a cedere: una nuova catastrofe è in arrivo.
Cavalcando liberamente il genere catastrofico assai in voga negli anni '70 e coniugandolo con il paranormale, Jack Gold ottiene un film di forte impatto drammatico. La sceneggiatura di John Briley, tratta da un romanzo di Peter Van Greenaway, entra negli anfratti più remoti della psiche umana, aprendo uno squarcio nella furia belluina che alligna nella nostra mente. Servito da un cast all'altezza e privo di esagerazioni spettacolari, Il tocco della medusa è un riuscitissimo film di genere che lascia intravedere una possibile "parabola sull'invincibilità della contestazione" (Kezich).