lunedì 27 marzo 2006

Lavorare con lentezza

anno: 2004   
regia: CHIESA, GUIDO   
genere: drammatico   
con Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Tommaso Ramenghi, Marco Luisi, Valerio Binasco, Jacopo Bonvicini, Max Mazzotta, Massimo Coppola, Francesco Rossi, Giulio Brunetti, Simone Gandolfo, Gabriele Tesauri, Fausto Paravidino, Bruno Arcillosi, Davide Scarlini, Antonio Petrocelli, Renato Baraldi, Beppe Cagnotto, Ferdinando Marzola, Dino Milani, Ferdinando Zanchirolo, Roberto Malossi, Alessandro Agnello, Giorgio Colangeli, Francesca Campanini, Lorenzo Anoloni, Giulia Guidotti, Maria Pia Autorino, Alberto Gimignani, Franco Bifo Berardi, Andrea Bruschi, Pippo Santonastaso, Barbara Lucchi, Alison Forest, Fulvio Milani, Giorgio Porcheddu, Manuel Agnelli, Giorgio Ciccarelli, Dario Ciffo, Giorgio Peretto, Andrea Viti, Francois Bruzzo, Leo Mantovani, Gabriella Grillo, Elena Ravaioli, Daniele Tuso, Federico Torre, Sandro Serranghi, Leonardo Santini   
location: Italia
voto: 7   

Parte dal buco del culo del mondo questo film di Guido Chiesa che racconta l'Italia di quasi trent'anni fa. Parte da un buco che due ventenni senza arte né parte stanno costruendo nel cuore di Bologna per conto di un malavitoso (Binasco) per arrivare alla banca da svaligiare. E dai cunicoli fognari si allarga alla vita della radio che fa loro compagnia durante la notte, quella Radio Alice che fu l'epicentro del terremoto delle radio libere degli anni '70. E dalla radio racconta una generazione a cavallo tra speranze e tentazioni terroristiche. E da questa generazione racconta una città, Bologna, fatta di carabinieri a cui del terrorismo non gliene frega niente e che vorrebbero soltanto mettere le mani sui malfattori, quelli veri. Una Bologna fatta anche di avvocati che cercano di evitare una pena gravissima a giovani che buttano via la vita per liberare i familiari dai ricatti di uno strozzino. Bologna, con le sue case popolari, con i suoi giovani di sinistra che non vogliono finire come i padri, torchiati tutta la vita dal lavoro, che vorrebbero lavorare tutti, lavorare poco e lavorare lentamente. Bologna con le ragazze che praticano l'amore libero e non vogliono sentire la parola "corna", che si battono per il femminismo e - se occorre - sulle barricate di una città percorsa dai carriarmati. Fin dall'incipit, Guido Chiesa sceglie una strada originalissima e coraggiosa per ricostruire una zona chiaroscurale della storia italiana, raccontando una generazione capace di moltissimi sbagli ma anche di moltissimi sogni.

sabato 25 marzo 2006

Il quinto elemento

anno: 1997       
regia: BESSON, LUC  
genere: fantascienza  
con Bruce Willis, Milla Jovovich, Gary Oldman, Ian Holm, Chris Tucker, John Bluthal, Lee Evans, Brion James, Mathieu Kassovitz, Maiwenn Le besco, Tiny Lister jr., Luke Perry,  Tricky  
location: Usa
voto: 5  

Il pianeta Terra nel 2259 è minacciato dall'arrivo del male supremo, che porterà orrore e distruzione. Per fermarlo, è necessario che il sacerdote custode dei più arcani segreti (Holm) trovi il modo per decriptare la formula che associa ai quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco) un quinto elemento, costituito dall'essere perfettissimo. L'essere perfettissimo ha le sembianze di Milla Jovovich e trova riparo nel taxi di Bruce Willis che viaggia sospeso nell'aria in una New York futuristica. La ragazza ha alle calcagna non soltanto la polizia, ma anche un malvagio (Oldman) deciso a impossessarsi delle pietre che contengono i quattro elementi.
Dopo le buone prove di Nikita e Leon, Besson ha perso il suo Luc e precipita in un film strafumettistico (i rimandi a Metal Hurlant e Moebius sono espliciti) con trama ingarbugliatissima. Nel costosissimo colossal vanno però salvate le scenografie di strabiliante capacità immaginativa, i gadget domestici, l'incredibile scenario urbano.    

venerdì 24 marzo 2006

Il caimano

anno: 2006   
regia: MORETTI, NANNI
genere: grottesco
con Silvio Orlando, Margherita Buy, Daniele Rampello, Giacomo Passarelli, Jasmine Trinca, Cecilia Dazzi, Martina Iero, Michele Placido, Luisa De santis, Giuliano Montaldo, Jerzy Stuhr, Tatti Sanguineti, Antonio Catania, Elio De capitani, Valerio Mastandrea, Toni Bertorelli, Nanni Moretti, Anna Bonaiuto, Stefano Rulli, Antonio Petrocelli, Paolo De vita, Paolo Virzi', Paolo Sorrentino, Dario Cantarelli, Carlo Mazzacurati, Antonello Grimaldi, Lorenzo Alessandri, Giancarlo Basili, Giovanna Nicolai, Matteo Garrone, Mimmo Mancini, Bruno Memoli, Luca D'ascanio, Fabrizio Morandi, Andrea Tidona, Sofia Vigliar, Renato De maria
location: Italia   
voto: 6,5

Fermo da dieci anni, il produttore cinematografico Bruno Bonomo (Orlando) - che in passato ha avuto successo con film di serie Z come Maciste contro Freud, Mocassini assassini, Cataratte, La poliziotta coi tacchi a spillo e Violenza a Cosenza - si accinge a girare un film su Cristoforo Colombo. Il progetto va a monte ma si presenta l'occasione di girarne un altro scritto da una giovanissima regista (Trinca) che all'attivo ha soltanto un paio di cortometraggi. Si tratta di un film intitolato Il caimano e che ha per oggetto l'ascesa e la caduta di Berlusconi in Italia. Orlando ha come co-produttore un polacco (Stuhr) che gli si rivolge usando costantemente l'espressione "la vostra Italietta" e che pone una condizione: per il film vuole un attore di grande richiamo (Placido). L'attore dapprima accetta, quindi abbandona il set, intuendo che l'affare potrebbe costargli qualche grana. Viene così meno il finanziamento polacco, si provvede a reclutare un attore assai meno noto (Moretti), si dimezzano i costi produttivi ma il film si fa lo stesso. E per Bonomo, che dorme tra il teatro di posa pignorato e un albergo dopo la difficile separazione dalla moglie (Buy), forse arriverà il riscatto.
Moretti gira il suo film più politico, maturo e difficile. Con un titolo che parte da una definizione che Franco Cordero diede di Berlusconi, Il caimano racconta con uno stile tutto suo l'Italia dell'uomo di Arcore. "Cosa vuoi dire che gli italiani non sappiano già?", domanda Moretti mentre, come di consueto, canta stando al volante. Sceglie così di raccontare con due suoi tipici mezzi espressivi (il film nel film come già in Sogni d'oro, Caro diario e Aprile e il racconto autobiografico, caricato sulle spalle di uno strepitoso Silvio Orlando) ansie e timori dei tempi che corrono, giocando col grottesco, col cattivo gusto culturale e cinematografico, facendo anche ridere, ricorrendo a immagini potenti, insolite nel suo cinema, scivolando talvolta nel melò e mettendo sulla scena il dramma di una separazione coniugale. Accolto da recensioni preventive (alcuni critici e detrattori di destra ne hanno parlato male prima ancora di vederlo), il film è uno dei casi cinematografici più importanti del 2006 e forse il più importante della carriera del regista romano. Con un finale davvero mozzafiato.    

martedì 14 marzo 2006

Ray

anno: 2005   
regia: HACKFORD, TAYLOR   
genere: biografico   
con Jamie Foxx, Kerry Washington, Regina King, Clifton Powell, Harry j. Lennix, Bokeem Woodbine, Aunjanue Ellis, Sharon Warren, C.j. Sanders, Curtis Armstrong, Richard Schiff, Larenz Tate, Terrence dashon Howard, David Krumholtz, Wendell Pierce, Chris thomas King, Thomas jefferson Byrd, Rick Gomez, Denise Dowse, Warwick Davis, Patrick Bauchau, Robert Wisdom, Kurt Fuller, Julian Bond, Kimberly Ardison, Renee Wilson, Willie Metcalf, Terrone Bell, Richard a. Smith, Gary Grubbs, Carol Sutton, Robert 'bob' Harris, Tom Clark, Fahnlohnee Harris, Michael travis Stone, Eric O'neal jr., Tequan Richmond, Vernel Bagneris, Matthew Benjamin, Bill Breaux, Afemo Omilami, Elizabeth Omilami, Mike Pniewski, Alex Van   
location: Usa
voto: 7   

Cine-biografia di Ray Charles (Foxx), genio musicale che ha attraversato oltre cinquant'anni di storia della musica americana cavalcando costantemente l'onda di un incredibile successo. Nato in Georgia (dalla quale verrà bandito e alla quale dedicherà uno dei sui hits più famosi, "Georgia on my mind"), diventato cieco all'età di 7 anni a causa di un glaucoma, Ray Robinson Charles sviluppò  un impressionante talento musicale grazie anche alle straordinarie qualità uditive. Il film di Taylor Hackford ha l'indiscutibile merito di non tracciarne l'agiografia, di lasciare moltissimo spazio alla musica e di raccontare senza troppi fronzoli anche la dimensione umana del personaggio, sottaniere con il debole per la droga, ossessionato dai sensi di colpa per la morte prematura del fratellino. La parabola artistica di Charles fu segnata dalla maestria con cui riuscì a coniugare il gospel con il jazz e il blues, contribuendo in maniera decisiva alla nascita della soul music, pur senza disdegnare incursioni nei campi del contry e del pop. Il film documenta in maniera asciutta la vicenda umana e artistica di "The Genius" (come venne soprannominato) con uno stile veloce e accattivante al quale si accompagna una magistrale interpretazione di Jamie Foxx, giustamente premiata con l'Oscar.    

venerdì 10 marzo 2006

Il mio miglior nemico

anno: 2006   
regia: VERDONE, CARLO 
genere: commedia 
con Carlo Verdone, Silvio Muccino, Ana Caterina Moriaru, Agnese Nano, Paolo Triestino, Corinne Jiga, Sara Bertela', Leonardo Petrillo 
location: Italia, Svizzera, Turchia
voto: 8

Orfeo Rinalduzzi (Verdone), 23enne senza arte né parte che sbarca il lunario facendo il cameriere in un bar romano, non ci vede più dalla rabbia quando sua madre (Bertelà) viene licenziata dal suo datore di lavoro, Achille De Bellis (Verdone), direttore di una catena alberghiera, al quale interessano soltanto i soldi. Orfeo giura che gliela farà pagare. E così è: mette in piazza la tresca che Achille ha con la moglie del cognato e gli provoca danni catastrofici. Ma i due hanno - loro malgrado - un obiettivo comune: ritrovare Cecilia (Moriaru), la figlia di Achille, che nel frattempo è scappata per rabbia e per vergogna. Orfeo ne è innamorato; Achille è roso dai sensi di colpa che possono venire a un padre che non c'è mai stato. Insieme, i due la rintracceranno e cominceranno una nuova vita.
Scritto dai due protagonisti con Pasquale Plastino e Silvia Ranfagni, Il mio miglior nemico è un film in salsa agrodolce che concentra il meglio delle capacità del regista romano, qui all'acme della sua maturità artistica: si ride moltissimo e si è coinvolti da una trama assai fitta ma raccontata con rigore esemplare.

lunedì 6 marzo 2006

Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro (Wallace & Gromit: the curse of the were-rabbit)

anno: 2006   
regia: PARK, NICK    
genere: animazione    
con le voci di Danilo De Girolamo, Roberta Pedicini, Giò Rapattoni    
location: Regno Unito
voto: 8    

In una tranquilla cittadina inglese che si sta preparando per la fiera dell'ortaggio gigante impazza un coniglio di dimensioni ciclopiche che ingerisce tutto ciò che di commestibile e rigorosamente vegetariano trova in giro. In realtà il coniglio mannaro al quale tutti danno la caccia altri non è che Wallace, l'acchiappaconigli che - con il fido e intelligentissimo cagnetto Gromit - ha sperimentato una tecnologia che ha prodotto evidenti effetti collaterali, trasformando lui stesso in una creatura mostruosa.
La Aardman collection britannica sfida per la terza volta le difficoltà del lungometraggio in plastilina (ma il primo vero film fu Galline in fuga, visto che Wallace & Gromit assemblava tre corti): la trama è avvincente, le trovate creative davvero irresistibili e la morale pacifista ben disegnata.    

domenica 5 marzo 2006

Arrivederci amore, ciao

anno: 2006       
regia: SOAVI, MICHELE
genere: gangster
con Alessio Boni, Isabella Ferrari, Michele Placido, Carlo Cecchi, Alina Nedelea, Marjo Berasategui, Antonello Fassari, Max Mazzotta    
location: Italia
voto: 2

Ex terrorista di sinistra, poi guerrigliero nella giungla sudamericana per sfuggire a una condanna all'ergastolo, Giorgio (Boni) torna in Italia alla ricerca della riabilitazione e di un futuro all'apparenza rispettabile. Assoldato da un boss malavitoso che gestisce un night club, Giorgio arraffa denaro sporco con ricatti e violenze, fino a quando la grande occasione non gliela offre Anedda (Placido), vice questore della Digos: rapinare un portavalori accordandosi con altri malavitosi. I due, arricchiti dopo essersi spartiti il bottino ed eliminati i complici, si dividono: Giorgio va nella provincia del nord-est, apre un locale ed è prossimo al matrimonio con una ragazza di buona famiglia (Nedelea). Ma il passato ritorna nella vesti di Anedda...
Intricato e confuso, affidato alle mani di un regista mediocre e partito dalla penna di uno scrittore discutibile (Massimo Carlotto, che al cinema aveva già dato il suo autobiografico Il fuggiasco), Arrivederci amore, ciao non disdegna incursioni nello splatter, tutto a servizio di un cinismo di fondo senza alcuna spiegazione, coronato da un finale crudele con tanto di delitto senza castigo. Nello stesso periodo epilogo analogo lo hanno avuto Match point di Woody Allen, Cacciatore di teste di Costa-Gavras, La terra di Rubini: un indelebile segno del fatto che mala tempora currunt?

sabato 4 marzo 2006

Munich

anno: 2006       
regia: SPIELBERG, STEVEN  
genere: spionaggio  
con Eric Bana, Daniel Craig, Geoffrey Rush, Mathieu Kassovitz, Hanns Zischler, Ciaran Hinds, Mathieu Amalric, Michael Lonsdale, Ayelet Zurer, Gila Almagor, Moritz Bleibtreu, Valeria Bruni tedeschi, Meret Becker, Marie-josee Croze, Yvan Attal, Ami Weinberg, Lynn Cohen, Amos Lavie, Moshe Ivgy, Michael Warshaviak, Hiam Abbass, Alon Abutul, Ziad Adwan, Sharon Alexander, Souad Amidou, Guy Amir, Arturo Arribas, Roy Avigdori, Djemal Barek, Itay Barnea, Ossie Beck, Saida Bekkouche, Baya Belal, Mordechai Ben-shachar, Daniel Bess, Alexander Beyer, Fattouma ousliha Bouamari, Richard Brake, Robert john Burke, Schmuel Calderon, Assi Cohen, Kevin Collins, Bijan Daneshmand, Mostefa Djadjam, Sabi Dorr, Geoffrey Dowell, Felicite' Du jeu, Shmuel Edleman, David Feldman, Sam Feuer, Laurence Fevrier, Stephane Freiss, Charley h. Gilleran, Brian Goodman, David ali Hamade, Mohammed Khouas, Makram Khoury, Elyse Klaits, Ohad Knoller, Mousa Kraish, Rad Lazar, Yehuda Levi, Liron Levo, Andreas Lust, Wojciech Machnicki, Nasser Memarzia, Carim Messalti, Abdelhafid Metalsi, Omar Metwally, Omar Mostafa, Jalil Naciri, Igal Naor, Hicham Nazzal, Mehdi Nebbou, Martin Ontrop, Ori Pfeffer, Faruk Pruti, Karim Qayouh, Renana Raz, Jonathan Rozen, Karim Saleh, Lyes Salem, Sami Samir, Michael Schenk, Ohad Shachar, Sasha Spielberg, Derar Suleiman, Ula Tabari, Merik Tadros, Oded Teomi, Rim Turki, Joram Voelklein, Guri Weinberg, Rana Werbin, Lisa Werlinder, Haguy Wigdor, Tom Wlaschiha, Hichem Yacoubi, Ben Youcef, Danny Zahavi, Mahmoud Zemouri, Guy Zu-aretz    
location: Germania, Usa
voto: 5,5  

Nell'estate del 1972 la città di Monaco fu turbata dall'atto terroristico compiuto da un sedicente gruppo arabo, Settembre Nero, a danno della squadra olimpionica israeliana. I vertici di Gerusalemme, Golda Meir in testa, si mossero per ottenere vendetta: nel film lasciano carta bianca a un quotatissimo 007 del Mossad (Bana) che, con altri quattro uomini al fianco, ha il compito di vendicare la strage uccidendo i responsabili. È una carneficina: catturati ad uno ad uno in giro per l'Europa grazie alle soffiate di un'eminenza grigia in doppiopetto, gli arabi vanno a fare compagnia dal creatore a vittime innocenti, in un instancabile susseguirsi di sparatorie.
Il limite maggiore del film è proprio qui: l'ebreo Spielberg, pur mostrando la faccia sporca del potere isrealiano (ma anche i palestinesi non vengono risparmiati), sospende il giudizio e traduce un fatto realmente accaduto in una spy-story a senso unico: il meccanismo narrativo è sempre lo stesso e, a dispetto di qualche momento di autentica tensione e del profluvio di truculenze, alla fine la noia causata da un eccesso di verbosità (c'è anche l'immancabile risvolto sentimantal-familiare) finisce col dominare.    

La finestra sul cortile

anno: 1954   
regia: HITCHCOCK, ALFRED   
genere: giallo   
con James Stewart, Grace Kelly, Wendell Corey, Thelma Ritter, Raymond Burr, Judith Evelyn, Ross Bagdasarian, Georgine Darcy, Sara Berner, Frank Cady, Jesslyn Fax, Rand Harper, Havis Davenport, Denny Bartlett, Iphigenie Castiglioni, Marla English, Fred Graham, Kathryn Grant, Len Hendry, Harry Landers,  , Alan Lee, Mike Mahoney, Eddie Parker, Dick Simmons, Ralph Smiley, Anthony Warde, Irene Wintson    
location: Usa
voto: 10   

Costretto sulla sedia a rotelle da un incidente causatogli dal suo lavoro di fotografo, Jeff (Stewart) passa le intere giornate a osservare i vicini dalla finestra. Uno (Burr) di loro però lo insospettisce: Jeff è convinto che abbia ucciso la moglie e poi l'abbia fatta a pezzi. Con l'aiuto della fidanzata (Kelly) e dell'infermiera (Corey), riuscirà a districare il caso, a dispetto della diffidenza di un amico poliziotto.
Con uno stile divertito, che si muove con disinvoltura tra commedia e thriller senza neppure rinunciare a più d'una battuta ammiccante, Hitchcock mette a segno l'ennesino capolavoro: ogni particolare da grand guignol è lasciato all'immaginazione dello spettatore e quasi l'intero film fa perno sullo sguardo posato sui movimenti.