martedì 28 aprile 2009

Generazione mille euro

anno: 2009       
regia: VENIER, MASSIMO  
genere: commedia  
con Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Francesco Mandelli, Francesco Brandi, Francesca Inaudi, Paolo Villaggio, Roberto Citran, Lucia Ocone, Natalino Balasso, Steffan Boje, Toni Mazzara, Demian Sabini  
location: Italia
voto: 5,5

Matteo (Tiberi) ha trent'anni, una laurea in matematica, lavora con un contratto a tempo determinato in un'azienda di marketing e divide un appartamento fatiscente con un amico (Mandelli). L'occasione per il grande salto arriverebbe grazie all'iniziativa di una sua giovane superiore (Crescentini) ma alla fine affetti e dignità avranno la meglio.
Massimo Venier, che ha firmato il copione con Federica Pontremoli (liberamente ispirato al libro "Generazione 1000 Euro" di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa), è il regista pluripremiato al botteghino dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo nonché di Ale & Franz. Logico dunque che le aspettative per una lettura in chiave di commedia di un fenomeno attualissimo e di assoluta rilevanza sociologica come quello del precariato si stemperino in una storiellina sentimentale a due facce che strizza l'occhio al teen-movie con accenti qualunquisti e giovanilismo compiaciuto.    

domenica 19 aprile 2009

Veronica Guerin – Il prezzo del coraggio

anno: 2003   
regia: SCHUMACHER, JOEL  
genere: biografico  
con Cate Blanchett, Brenda Fricker, Ciarán Hinds, Darragh Kelly, Laurence Kinlan, Gerard McSorley, Barry Barnes, Joe Hanley, David Murray, David Herlihy, Alan Devine, Gerry O'Brien, Don Wycherley, Simon O'Driscoll, Colin Farrell  
location: Irlanda
voto:5

Nel 1996 una giornalista del quotidiano irlandese Sunday Indipendent, Veronica Guerin (Blanchett), realizzò una grossa inchiesta mirata a dare una faccia ai boss della droga. Dapprima minacciata per via della sua opera "oltraggiosa", la coraggiosa Guerin finì in seguito morta ammazzata.
Partito da un soggetto di Carol Doyle, Joel Schumacher - artigiano della regia specializzato nel giallo poliziesco - firma una biopic serrata e nervosa, con una struttura classica e una chiave narrativa efficace. La Blanchett è bravissima a dare animo e un carisma un po' borderline al suo personaggio, mentre la regia indulge compiaciuta sui registri thriller e un finale retorico.    

sabato 18 aprile 2009

L'uomo che ama

anno: 2008   
regia: TOGNAZZI, MARIA SOLE   
genere: sentimentale   
con Pierfrancesco Favino, Ksenia Rappoport, Monica Bellucci, Marisa Paredes, Michele Alhaique, Glen Blackhall, Piera Degli Esposti, Arnaldo Ninchi, Fausto Maria Sciarappa   
location: Italia
voto: 3   

Roberto (Favino), farmacista quarantenne che vive e lavora a Torino, sta per andare a vivere con Alba (bellocci), ma non è convinto. La lascia e qualche tempo dopo conosce Sara (Rappoport), una donna dell'Est europeo, di cui si innamora perdutamente, non ricambiato.
Secondo lungometraggio di Maria Sole Tognazzi, che con prosopopea degna di miglior causa cerca di dire la sua sui paradossi delle relazioni amorose con un film che sciorina senza scrupolo tutti i luoghi comuni del caso. La regista, che ha scritto il copione con Ivan Cotroneo, cerca anche l'impronta da cinema d'autore tramite una inutile inversione cronologica delle due vicende, nel tentativo di realizzare un posticcio effetto sorpresa che occhieggia al cinema di Ozpetek e non emoziona. Ma l'operazione non va oltre la confezione patinata e finta, con inutili inserti di malattia e disagio omosessuale. Favino se la cava dando credibilità e intensità al suo personaggio. La Rappoport batte appena di misura una Bellocci più inespressiva del solito.    

giovedì 16 aprile 2009

L'onda (Die Welle)

anno: 2009       
regia: GANSEL, DENNIS   
genere: drammatico   
con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul, Elyas M'Barek, Cristina do Rego, Jacob Matschenz, Maximilian Vollmar, Max Mauff, Ferdinand Schmidt-Modrow, Tim Oliver Schultz, Amelie Kiefer, Odine Johne, Fabian Preger, Teresa Harder    
location: Germania
voto: 2   

Piccoli nazifascisti crescono. In un liceo tedesco al professor Wenger (Vogel) viene affidato un corso monografico sul tema dell'autocrazia. Convinto che le chiacchiere servano a poco e che l'esperienza empirica giovi di più, il professor Wenger fa toccare con mano ai suoi ragazzi cosa significhi formare un gruppo forte e compatto, capace di muoversi come un corpo solo, in ossequio ai più vieti modelli fascistoidi. Ma il "gioco" gli sfugge di mano e i suoi studenti cominciano a combinarne di tutti i colori.
Cosa ci si poteva aspettare da un regista che al proprio attivo aveva un film come Le ragazze pom pom al top, se non un centrifugato di paccottiglia sociologica mal digerita e riproposta in maniera ancora peggiore? Con un cast che non troverebbe spazio neppure sulle fiction di seconda serata di TeleNorba e sulla scorta degli esperimenti di Philip Zimbardo, il regista Dennis Gansel ha la pretesa di mostrarci come da pochi elementi (un nome, un'uniforme, un simbolo, un saluto) possa nascere un movimento di ispirazione totalitaria, affidandosi a un didascalismo protervo e irritante, a un linguaggio cinematografico inerte  e a uno schematismo che fa rimpiangere Il signore delle mosche, un classico sullo stesso tema.    

martedì 14 aprile 2009

Questione di cuore

anno: 2009   
regia: ARCHIBUGI, FRANCESCA 
genere: commedia 
con Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Nelsi Xhemalaj, Andrea Calligari, Francesca Antonelli, Chiara Noschese, Paolo Villaggio, Carlo Verdone, Stefania Sandrelli, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Daniele Luchetti 
location: Italia
voto: 7

Nella stessa notte Alberto (Albanese) e Angelo (Rossi Stuart) hanno un infarto. Finiti uno accanto all'altro nell'unità coronarica di un ospedale romano, i due fanno amicizia, pur non potendo essere più diversi: colto, tachilalico ed estroverso il primo, che di professione fa lo sceneggiatore; chiuso e plebeo il secondo, che ha fatto un sacco di soldi truffando il fisco con l'officina dove ripara auto d'epoca. Quando Angelo si rende conto che l'infarto ha lasciato segni profondi, comincia a fare in modo che Alberto possa prendere il suo posto in ciò che più gli sta a cuore: la sua famiglia.
Dopo il criticatissimo Lezioni di volo, Francesca Archibugi torna alla commedia con un buddy-movie molto parlato, giocato sulle simmetrie tra mondi lontanissimi: entrambi i personaggi cercano con sincerità qualcosa dall'altro e ambedue non hanno dei veri amici. Nonostante l'esilità della trama (liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Umberto Contarello) e la presenza di qualche personaggio inessenziale (Villaggio) e di qualche scena stonata (come quella del cammeo di Carlo Verdone, comunque esilarante) la regista romana realizza una delle sue opere migliori, grazie non solo alla ciclopica prova dei due protagonisti, ma anche a un riuscitissimo mix tra comicità e pathos e a un'insolita quanto intensa fotografia della periferia romana, firmata da Fabio Zamarion.    

mercoledì 8 aprile 2009

Vento di terra

anno: 2004   
regia: MARRA, VINCENZO   
genere: drammatico   
con Vincenzo Pacilli, Vincenza Modica, Giovanna Ribera, Francesco Giuffrida, Edoardo Melone, Francesco Di Leva    
location: Italia
voto: 5,5   

Dopo la morte improvvisa del padre, Vincenzo (Pacilli) - che vive a Secondigliano con la madre e rischia lo sfratto - deve decidere del suo futuro. Dapprima tenta la strada della malavita, quindi si arruola nell'esercito, viene mandato in Kossovo (siamo nel 1999) dove contrae un cancro a causa dell'uranio impoverito.
L'opera seconda di Vincenzo Marra è segnata da una marcata impronta verista: la durissima parabola biografica del protagonista viene seguita con un linguaggio scarno e con accenti neorealisti, affidati a sguardi, ambienti e paesaggi degradati. Ma il film - che pure ha dalla sua un rigore inusitato e una notevole capacità di sospendere il giudizio - convoglia al proprio interno un eccesso di tematiche (la precarietà del lavoro, della casa e della salute, la guerra in Kosovo, il duro addestramento militare) mostrando ambizioni forse eccessive. Premiato come miglior film della sezione "Orizzonti" alla 61ma mostra internazionale del cinema di Venezia (2004).
Nella colonna sonora compaiono i brani struggenti di Ketil Bjornstad e David Darling.    

lunedì 6 aprile 2009

Gli amici del bar Margherita

anno: 2009       
regia: AVATI, PUPI  
genere: commedia  
con Diego Abatantuono, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio, Fabio De Luigi, Luisa Ranieri, Neri Marcorè, Pierpaolo Zizzi, Gianni Ippoliti, Claudio Botosso, Niki Giustini, Katia Ricciarelli, Gianni Cavina, Bob Messini, Caterina Sylos Labini, Maria Pia Timo, Gianni Fantoni, Lucia Modugno, Cesare Cremonini, Massimo Fradelloni, Fabrizio Imas, Gisella Marengo, Nico Toffoli, Alfiero Toppetti  
location: Italia
voto: 3

Bologna, 1954. Al segnale della RAI che timidamente sta entrando nelle case degli italiani un folto gruppo di amici continua a preferire il tavolo da biliardo del centralissimo bar Margherita. Il dandy (Abatantuono), il "ninfomane" (Lo Cascio), l'ingenuo (Marcorè), l'aspirante cantante (De Luigi) e gli altri sono tutti esemplari di un androceo semplice, ancora capace di stupirsi per un'automobile di lusso o per le cosce di qualche bella ragazza.
Nella "sua" Bologna e con il supporto di molti suoi attori-feticcio (Abatantuono, Marcorè, Botosso, Ricciarelli, Cavina), Avati firma un amarcord scolorito e monocorde, i cui ineffabili snodi narrativi sono affidati alla voce off di Pierpaolo Zizzi, il giovane aspirante di quella "esclusiva" compagnia. I personaggi sono macchiettistici, il languore per i bei tempi andati sa di precotto, l'ennesima variazione sul tema dell'antieroe perdente e sfigato è ormai di maniera e il film scivola noiosamente negli archivi di una filmografia, quella di Avati, che a furia di collezionare passi falsi rischia di farsi ricordare più per la prolificità che per la qualità.